Ultimo “doppio colpo” in questo
Giallorossi n. 149 – Febbraio/Marzo 1986, infatti sia la copertina che il poster sono dedicati a
Roberto Pruzzo immortalato in uno scatto effettuato durante l’incontro Roma-Juventus 3-0 del 16 marzo 1986, partita memorabile non solo per il risultato, ma anche per la coreografia mozzafiato da parte dei tifosi. I marcatori furono Graziani, Pruzzo e Cerezo che nelle interviste post-partita raccontò che la dirigenza lo aveva, di fatto, liberato dal vincolo con la società. Andò alla Sampdoria, dove in sei anni, grazie anche alle sue 145 presenze e i suoi 14 gol, aiutò a vincere uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe, senza contare quello che vinse in seguito con il San Paolo.
Non ci riesce difficile immaginare che lo stesso “consigliori” dallo spiccato intuito usò l’identico metro di giudizio per dare Ancelotti come giocatore finito e mandarlo a stra-vincere con il Milan.
Chi può negare che la Roma sia una società generosa?
IN COPERTINA: Pruzzo capocannoniere ritrovato della Roma di Eriksson.